
L’autostima è l’elevazione del valore di un individuo legato al sé. Questa elevazione è data dall’interazione complessiva di una moltitudine di aspetti: la fiducia in se stessi (o autoefficacia, cioè quanto si crede nelle proprie capacità e quanto si agisce in base a quest’ultime), la sicurezza di sé (quanto si è capaci di esprimersi, quanto si è sicuri sulle decisioni prese e a mantenerle nel tempo), la soddisfazione di sé (quanto ci si sente soddisfatti nell’agire).
Questi aspetti fondamentali sono poi a loro volta influenzati da altri fattori, come ad esempio l’amore che nutriamo per noi stessi, quanto siamo capaci di valutare grazie alla conoscenza non artefatta di noi stessi, il saperci accettare sia nei nostri punti di forza che di debolezza, la rappresentazione di noi stessi in termini di capaci o di non capaci. Se la “struttura” complessiva di tutti questi fattori è in armonia, l’individuo riesce a rispettarsi sempre, sia quando le cose vanno bene sia quando vanno male e questo meccanismo supporta la fiducia in se stessi, senza particolari ancore al giudizio degli altri.
L’autostima può essere costruita giorno dopo giorno, confrontandosi con le proprie aspettative, con i propri obiettivi, con i propri successi.
- Ogni individuo ha diversi “sè”, più coincidono, maggiore è l’autostima di un individuo e viceversa.
DOMANDE E RISPOSTE SULL’AUTOSTIMA
L’AUTOSTIMA SCATURISCE SOLO DA FATTORI INDIVIDUALI?
La risposta a questa domanda è: no. L’interazione dell’individuo con gli altri individui e con l’ambiente circostante è fondamentale. Purtroppo, è proprio un confronto dannoso con gli altri o con i modelli culturali della società che fanno sì che l’autostima si abbassi. Poniamo che tu sia un camaleonte, non sai di esserlo, perché non ti conosci a fondo e non sai quali siano i tuoi punti di forza e le tue debolezze. Qualcuno ti dice che sei una farfalla. Qualcuno ti chiede di essere un panda, un ranocchio. Non è forse normale sentirti inadeguato? Non hai le ali per volare, non hai un folto pelo e non ti piacciono gli stagni. Capisci perché è così importante conoscere se stessi? Ma non avere paura, siamo sempre pieni di risorse e c’è sempre una possibilità di “scoprirsi”, di conoscere le proprie capacità, di riconoscersi nelle emozioni più profonde, di rivalutare gli obiettivi, di accogliere le nuove caratteristiche di cui non eravamo a conoscenza. È così che ti conosci come “camaleonte”, confrontandoti con i tuoi istinti e i tuoi desideri più profondi, lontano dalle prospettive culturali e di vita della massa omologata. Imparare a riconoscersi è un inno all’autostima, poiché più siamo spontanei, autentici e lontani dall’uniformarci, più siamo consapevoli di dove e come “manifestarci” con autoefficacia. Dunque, una così grande fiducia nelle proprie capacità, tale che permetta di trovare le giuste strategie per affrontare nel miglior modo possibile ogni esperienza e ogni evento della vita. L’autoefficacia attraverso altre variabili (ad esempio percepirsi vincenti in eventi negativi, sentirsi bene dopo aver superato delle difficoltà e così via) ha un ruolo importante nelle valutazioni che l’individuo compie su di sé.
COME AUMENTARE L’AUTOSTIMA
Innanzitutto, se pensi che autostima equivalga alla convinzione di sentirsi forti, è un’idea distorta che va abbandonata! Anche autoconvincersi, impartendosi degli ordini e obbedendo, è del tutto sbagliato, poiché si usa la razionalità e si pensa di poter allenare la mente. Ciò non è possibile, perché alla base di una buona autostima c’è il riuscire ad accogliere tutte le emozioni senza provare a modificarle, eliminarle.
L’aiuto di uno psicoterapeuta può essere decisivo per migliorare la tua autostima. Avere un confronto con uno specialista che accolga la tua storia di vita, che ti aiuti a esplorare il tuo mondo interiore senza cambiarlo o “addomesticarlo”, che ti inviti a riflettere e a potenziare e indirizzare pensieri positivi, è la scelta migliore.
Con una “guida” in tal senso e tanta buona volontà da parte tua, potrai raggiungere buoni obiettivi. Creare pensieri positivi, porsi degli obiettivi e agire per realizzarli, credere in quello che si fa, slegarsi dal giudizio degli altri sia nelle relazioni affettive che lavorative, amare sé stessi e rispettarsi, focalizzarsi su ciò che riesci a fare bene o ti riesce meglio, focalizzarsi su quali siano i tuoi punti di forza e le tue debolezze, utilizzare le tue potenzialità. Sono tutti passi che ti guideranno verso un rinnovato benessere psicologico.